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lunedì 14 giugno 2010


Rubens Coppi
- Una barca di soldi

Raccoglievo amarene dall’albero e mi ritornò alla mente un mio compagno delle elementari che si chiamava Pino, sua madre Rosa e il nonno Olmo. Era la famiglia più danarosa della zona. Mi arrampicavo sull’amareno immaginando quanto bello sarebbe stato avere una barca di soldi come la famiglia di Pino. Il giorno dopo ho vinto mille euro alla lotteria. Meglio metterli subito su un conto corrente, pensai, ma il direttore mi disse che per la mia barchina di soldi più che una banca mi serviva una banchina. Così sono andato al porto. Ho cercato un cassiere ma ho trovato solo un armatore che mi ha puntato le armi e ha preso il largo con la mia barca di soldi. Purtroppo per lui ho sempre scialacquato i miei averi. I creditori arrivarono come squali alla mia barca di soldi e se la ripresero con gli interessi. Coperti i debiti è rimasto solo l’albero maestro, che ho piantato in giardino. Ma si sa, i soldi non crescono sugli alberi e quindi io me ne sto qui su in vedetta a mangiare amarene e a pensare come fare un’altra barca di soldi.


Stefano Serri
- Scendere

Da qui vi vedo tutti. Vedo te che sbadigli e te che butti la carta per terra, maleducato. E non farmi la foto con il telefonino! Anche se sono soltanto un gatto steso qui, sul ramo di un albero, non dovete pensare che passo le giornate a puntare gli uccelli e leccarmi il culo senza sosta – che poi si consuma a leccarlo troppo, dicono. Vedo il dottore che fa ricette ai suoi pazienti perché ha le percentuali sulle vendite; sento il politico che alza la voce quando accetta la tangente. Guardate quello come corre ai novanta in centro senza paura, tanto l’auto è azzurra.
Per voi? Scendere da qui? Non ci pensavo proprio, finché di fronte al mio albero preferito non ho visto una ragazza, così pallida e magra, alla finestra di quella casa che chiamano ospedale.
Si affacciava senza smettere di tremare. Tremare, capite? Tremare senza potersene andare via. È stato un gesto naturale, sì, scendere dal ramo e salire da lei.
Con tutto il pelo che mi ritrovo riuscirò pure a scaldare qualcuno.


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