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sabato 5 giugno 2010

Samantha Marra

Ricordi i pomeriggi passati in esplorazione? dopo scuola, mangiare un boccone al volo e poi via di corsa dentro quell'universo parallelo, così vicino, così lontano?
Ed eccolo lì in tutta la sua maestà, e tu davanti a lui con quella voglia irresistibile di arrampicartici sopra.
A seconda delle volte era una casa, un fortino, un rifugio, e in qualche rara occasione, persino un cantuccio tranquillo dove fare i compiti senza troppe storie. Le formiche che trovavi a passeggiare sul tuo corpo, come se fosse semplicemente un'estensione dei suoi rami, non ti infastidivano. La tua schiena appoggiata su quel tronco duro non era poi così dolorante. Il rumore delle foglie mosse violentemente dalla brezza primaverile aveva l'effetto di calmare la tua giovane anima agitata. L'odore intenso della resina che colava come sangue da una ferita ti dava la convinzione che l'estate non sarebbe finita. Mai. Sfoggiavi con orgoglio i graffi provocati dalle sue schegge sporgenti come fossero cicatrici di guerra. Ricordi?
No, oggi sei qui per abbatterlo.

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